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MOSTRA “I SILENZI DELLA MURGIA”

Si è inaugurata il 24 dicembre 2018 presso il Centro Risorse del Comune di Poggiorsini la Mostra pittorica di Anna Forte “I silenzi della Murgia”, una raccolta di opere in cui il monocromatismo è la citazione del silenzio. La mostra è stata presentata dall’esperta Ester Milano, che ne ha anche curato l’allestimento.

Il monocromo è un tema che percorre trasversalmente molte correnti del ‘900 e della pittura contemporanea, seppure affrontato in termini diversi e con diverse intenzionalità.

Si può dire in generale che la soluzione monocromatica realizzi un annullamento della opposizione sfondo-figura, quest’ultima intesa come ciò che appare, ciò che, nel monocromo, quasi mosso da una forza centrifuga, si dilata fino a perdere la sua integrità segnica tendendo ad una progressiva approssimazione ed identificazione con lo sfondo, annullando ciò che convenzionalmente si intende per attività pittorica.

Di semplicità assoluta, la superficie diventa forma, acquisendo una sua integrità e specificità, trasmettendo vibrazioni e emozioni e riuscendo a comunicare “Suggestioni”, “Incanto”, “Oblio”, “Quiete”, “Imprevedibilità”, “Penetrabilità”, “Grazia”, “Serenità”, ma anche “Enigma”, i misteri dell’universo, e ancora “Equilibrio”, “Silenzi”, “Segreti”, “Sofferenze” per indicare la fatiche dell’uomo che duramente hanno cercato di ricavare frutti da una terra così aspra, e “Tragedia”, simbolo dei  lutti e delle vite perse , e infine “Rinascita”, il ciclo continuo della vita e della morte.

L’uso del monocromo diventa un mezzo di analisi dei fondamenti stessi della pittura attraverso i suoi elementi formali più essenziali, il colore e la materia, sui quali l’artista esercita un controllo estremo, spesso con una programmatica negazione di tutti i valori tradizionali in grado di decretare l’inevitabile “unicità” dell’opera d’arte.

In un periodo di forte crisi morale e sociale, in cui l’arte non può essere che autoreferenziale per una diffusa mancanza di valori, il monocromo è l’unica soluzione possibile, il punto estremo di una ricerca tesa al raggiungimento di un linguaggio universale.

Presente all’inaugurazione anche il sindaco, il Dott. Michele Armienti, che, proponendole la cittadinanza onoraria così si è espresso: “ Ha donato a questa città non solo qualcosa che è arte, ma esprime il territorio, che lei ha interiorizzato e ha espresso secondo i suoi occhi e la sua sensibilità di artista. Occorre onorare chi traduce il pensiero in bellezza”.

Si invita a visitare la mostra dove sarà possibile usufruire del servizio gratuito di visite guidate a cura di Archè.

Per informazioni e prenotazioni telefonare al numero di cellulare +39 3385032883.

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